Quando si tratta di riportare avvenimenti che hanno carattere tecnico, molti “media” non chiedono lumi agli esperti e spesso finiscono per diffondere notizie false. Recentemente la Russia ha modificato la propria legge sul consumo di alcoolici, eliminando il termine  Champagne (che è una DOC) dall’elenco delle bevande oggetto della norma, perché, appunto, non è un nome generico ed è sufficiente il termine “vino frizzante”. La norma, infatti,  impone che l’etichetta (specie quella sul retro) di una bevanda alcoolica ne indichi la tipologia (liquore, vino fermo, vino frizzante), ma non vieta affatto ai viticoltori francesi di usare Champagne sul fronte, se si tratta di tale vino frizzante. In un elenco esplicativo la norma  menziona “vini frizzanti, incluso champagne russo” (sarebbe stato meglio “vino frizzante russo”, viste le modifiche introdotte). Quindi, la corretta finalità di  non associare Champagne a termini comuni per descrivere bevande è stato travisato dai media, che hanno sostenuto che il Presidente Putin avrebbe impedito l’uso di Champagne ai francesi, riservandolo al vino frizzante russo…. Il puti(n)ferio che ne  è  seguito ha spinto il Ministero dell’Agricoltura russo ad emettere un comunicato di smentita e precisazione. Pertanto, la notizia-bomba  è esplosa…. come una bollicina di Champagne.