Una decisione della divisione d’opposizione dell’Euipo (caso Please) sostiene che per provare la notorietà del marchio in un dato territorio sia necessaria  una soglia di conoscenza, da valutarsi principalmente in base a criteri quantitativi tale per cui il marchio anteriore dev’essere conosciuto da una parte significativa del pubblico interessato ai prodotti o servizi da esso contraddistinti. In secondo luogo,  le prove vanno considerate globalmente, nel senso che ciascun indizio deve essere ponderato a fronte degli altri, mentre le informazioni confermate da più fonti in generale sono considerate più attendibili rispetto ai fatti desunti da singoli riferimenti isolati.

La Divisione d’Opposizione indica che i mezzi più idonei per dimostrare la notorietà di un marchio sono la quota di mercato da esso detenuta o la posizione occupata sul mercato rispetto ai prodotti dei concorrenti nonché  i sondaggi di opinione e le indagini di mercato. Quindi occorre fornire indicazioni indipendenti su: (i) volume delle vendite, (ii) quota di mercato detenuta, (iii) riconoscimenti o premi ottenuti dal marchio, (iv) posizione in classifiche di brand del settore di riferimento, (v) relazioni annuali sui risultati economici certificate da enti indipendenti e (vi) indagini di mercato da parte di enti indipendenti sulla percezione del segno presso il pubblico di riferimento.